Il pistacchio di Bronte
Il pistacchio di Bronte DOP deve le sue caratteristiche pregiate e uniche al suo territorio: evidente è lo straordinario connubio tra la pianta e il terreno lavico che, concimato continuamente dalle ceneri vulcaniche, dà origine a un frutto che, dal punto di vista del gusto e dell’aroma, supera come qualità la restante produzione mondiale. La caratteristica di maggior importanza del pistacchio di Bronte riguarda il contenuto di clorofilla, superiore ad altri tipi di pistacchio, ed è a questo che si deve il suo colore verde intenso. Inoltre, il sapore è nettamente più deciso, grazie alle caratteristiche del terreno, ricco di sostanze minerali anche per via delle frequenti colate laviche dell’Etna.
Grazie a queste peculiarità ha ottenuto il riconoscimento DOP nel 2009.
Il Pistacchio di Bronte è dolce, delicato, aromatico. Può essere consumato in guscio naturale ed è il primo prodotto disponibile alla commercializzazione, anche se è sempre meno disponibile sul mercato per ovvi motivi come il costo della manodopera elevata: i chicchi, infatti, vengono selezionati manualmente scegliendo quelli con il guscio aperto almeno di alcuni millimetri, per consentire al consumatore di aprire il frutto a mano e consumare il prodotto. In tal senso, è da consumare fresco, senza tostatura o salatura
Raccolta e lavorazione del pistacchio
La raccolta avviene alla fine dell’estate, tra agosto e settembre, ma solo ad anni alterni: un anno la raccolta, l’anno successivo si eliminano le gemme per proteggere la pianta. La coltivazione e la produzione di pistacchio rappresentano un’importante fonte di reddito per i brontesi, tanto da essere soprannominato “oro verde”, per il suo alto valore commerciale. A Bronte, paese della provincia di Catania, si producono infatti un’infinita varietà di prodotti derivati dalla lavorazione del pistacchio, come il famoso pesto di pistacchio per il condimento della pasta, il gelato al pistacchio, i biscotti di pistacchio, la crema di pistacchio, il cioccolato al pistacchio e molti altri. In termini numerici, il pistacchio di Bronte rappresenta oltre il 90% della produzione italiana di pistacchio e circa il 2% di quella mondiale.
Benefici del pistacchio
A trarre il maggiore vantaggio dal consumo di pistacchio di Bronte è il sistema cardiovascolare, poiché aiuta a contrastare molti fattori di rischio, tra cui il diabete di tipo 2. Non solo: la particolare composizione dei grassi del pistacchio, insieme alla ricchezza di fibre, aiuta a modulare la glicemia postprandiale e a mantenere nella norma il profilo lipidico. I pistacchi sono privi di colesterolo: 30 grammi di pistacchi contengono solo 13 grammi di grassi, di cui solo una minima parte (1,5 grammi) saturi; il resto è composto da grassi “buoni” e da importanti nutrienti quali proteine, potassio e vitamina E.
Il pistacchio, in generale, come gli altri semi oleosi, favorisce la riduzione di stress ossidativo e l’infiammazione: rispetto ad altri semi oleosi, contiene infatti un maggior quantitativo di sostanze antiossidanti quali luteina, tocoferoli e beta-carotene. Sono anche una buona fonte di sali minerali.
Caratteristiche utili al riconoscimento del Pistacchio di Bronte:
- Colore: verde smeraldo intenso, pellicina color viola melanzana, assenti sfumature gialle
- Odore: tipico del pistacchio senza odori estranei
- Sapore: tipico di pistacchio, con gusto tendente al dolce
- Aspetto: semi allungati, quasi appuntiti, guscio concavo senza punte.